Archivi del mese: gennaio 2013

Quell’elegantone del giudice Quarto Marsala

Il giudice Quarto Marsala disegnato da Irene M.

Il giudice Quarto Marsala disegnato da Irene M.


Johnny Dream, che pare camminare su una stella

Johnny Dream

Johnny Dream disegnato da Alessia


La magnifica IV B della scuola primaria “Ferrante Alberici” di Boretto

La classe IV B della scuola primaria “Ferrante Alberici” di Boretto (non sapete dov’è Boretto? Vergogna!) mi ha fatto un bellissimo regalo: in seguito alla lettura di Benvenuti a Villainquieta, coordinati dalla loro maestra Donatella Righi, gli alunni  hanno disegnato alcune scene del piccolo romanzo. Ed io qui, a puntate ve le presento.

I disegni della IV B

I disegni della IV B


I brutti ceffi di Villainquieta

bruttoceffo1


Amazon: la prima recensione

Dopo le recensioni su Anobii, ecco la prima su Amazon!

Che qui riporto:

Le recensioni più utili
5.0 su 5 stelle come un sogno nella realtà 12 gennaio 2013
Di punto
delizioso piacevole romanzo adatto ad un pubblico molto giovane ma non per questo meno piacevole per chi ama il mondo della fantasia e della spensieratezza.
Il villaggio Villainquieta, la cui targa all’ingresso si presenta minacciosamente foracchiata dalle pallottole,vive pian piano il momento magico di trasformazione grazie al sapiente lavoro del protagonista, tale Johnny Dream , il cui lavoro non è certo quello dei comuni mortali.
Questo paese surreale, descritto con semplicità e fantasia (basti pensare ai nomi buffi dei personaggi), saprà catturare l’attenzione di ognuno facendo vivere per qualche momento la magia delle favole pur non staccandosi da un messaggio positivo che fa da sfondo per tutto il racconto.
Essendo diviso a capitoli brevi il romanzo offre la possibilità di essere letto a puntate: chi ama leggere libri ai bambini saprà apprezzare questa opportunità.

Spot!

Dopo il booktrailer…il primo spot!

Un grazie al regista, alle attrici e alle comparse.


Il vincitore è…

Oggi, 19 gennaio, alle ore 16 meno qualcosa, si è tenuta l’estrazione di uno dei 31 commenti.  E’ stata una cosa molto sbrigativa. Io avrei voluto renderla più interessante ma i tempi delle vallette mal si conciliano con quelli del mescolatore e altrettanto meno con quelli del regista. Insomma: ripresa unica, estrazione unica, quel che è uscito è uscito.

Attendo una casella di posta, un indirizzo valido a cui mandare il pacchetto.


Il caprone del vecchio Jonata

“Questo non è un caprone come gli altri. A volte crede di essere un gatto, altre volte s’imbizzarrisce come un cavallo. Giù! Stai buono!”

caprone


Regalo una copia del libro

lotteria Villainquieta

Come regalo di compleanno all’autore, data in prossimo avvicinamento,  ho deciso di regalare una copia del libro e per questo motivo occorre studiare un meccanismo democratico, esente da brogli e  alla portata di tutti, anche di coloro che non possono essere presenti con assiduità sul web. Prendendo spunto dalla maga delle tombole, che mai riuscirò ad eguagliare, io inauguro la mia speciale tombola dove si vince facendo umbo. E questo è il regolamento:

  • Ciascuno di voi lettori può lasciare un solo commento, preferibilmente bello, magari riguardante i sogni in generale. Insomma, un commento di senso compiuto il che vuol dire che si può anche scrivere: “il mio sogno è vedere le mucche volare, aggrapparmi alla coda di una vacca rendena e sorvolare le alpi”.
  • A disposizione ci sono 90 numeri e quindi il posto per 90 commenti. Potete far partecipare amici, colleghi, il vostro amico di fantasia e voi stessi sotto falso nome. L’importante è che ci siano 90 utenti diversi.
  • Se entro il 18 gennaio alle ore 12 non saranno raggiunti i 90 commenti, procederò con l’estrazione inserendo nella saccoccia solo le palline corrispondenti ai commenti presenti.
  • L’estrazione sarà ripresa con la telecamera.
  • Se il vincitore ha già il libro (cosaaa?? Lo avete già tutti? Suvvia, non raccontate frottole), può decidere di passare la vittoria ad un altro partecipante oppure tenersi lo stesso il libro e regalarlo, bruciarlo, usarlo come tagliere o come fondo per la gabbia dei canarini.
  • Il vincitore è caldamente tenuto (ma non obbligato) a parlare in qualsiasi modo del libro, con la voce o con le immagini. Può inviare un commento, una foto, un disegno che poi finirà sul blog e su FB. Può anche solamente dire: “Uh! Ho vinto il libro Benvenuti a Villainquieta”.

Quindi potete iniziare e non temete, il numero 1 ha le stesse probabilità di uscire del numero 12, 65 o 34.


La prima recensione su Anobii

Su Anobii, il social network dedicato ai libri, è arrivata la prima recensione!johnnydream

Seguite il link oppure leggete qui sotto.

“Benvenuti a Villainquieta” di Paolo Perlini è un libro che ha come suo pregio la freschezza della narrazione, sospesa tra uno stile quasi fumettistico, attraverso il ricorso frequente a onomatopee e nomignoli da cartoons, e la fiaba, dove tutto può succedere, pure che un baldanzoso giovanotto, Johnny Dream, si improvvisi cattura-incubi e riesca a liberare un’intera cittadina dagli inquietanti sogni che tormentano i suoi abitanti.
C’è qualcosa di classico in questa storia: il protagonista, apparentemente comune e insignificante, che compie un’azione inconsueta nell’incredulità generale conquistandosi la benevolenza e la stima generale. L’antagonista, il cattivo di turno, odioso per modi e pensieri, che ostacola il protagonista nella sua missione. Il lieto fine non risparmia nessuno, buoni e cattivi, cattivi che in realtà erano solo incompresi.
Ma in questo racconto si possono anche trovare buonumore, ironia, facce buffe, nomi strampalati, situazioni tenere e comiche, cioè tutti quegli ingredienti che trasformano una buona narrazione in qualcosa di appassionante e divertente.
Certo non manca spessore a questo racconto surreale che allude a un’arte recente, diffusa nel mondo moderno da Freud in avanti, di notevole influenza sul modo di interpretare la nostra vita psichica.
Benvenuti a Villainquieta è un racconto surreale e magico, lasciarsi trasportare dalla narrazione è piacevole e si percepisce intensamente la positività che incarnano i personaggi, anche quando adottano comportamenti indesiderati o dannosi per la collettività.
In questa come nelle altre storie di Paolo Perlini c’è un mondo che sa di vecchie buone maniere, di peculiarità personali che ravvivano e animano la quotidianità. Ci sono dettagli, minime inquadrature sulla vita delle piccole comunità che danno l’idea dell’equilibrio, di un vivere in reciproco rispetto, fatto anche di interesse e passione per la complessità e la varietà del genere umano.